Red World (Marte)


Nel sistema solare, dopo Mercurio, Venere e la Terra, Marte è l'ultimo pianeta di tipo terrestre (ovvero fatto interamente di composti rocciosi)
Situato ad una distanza minima di 55 milioni di Km dal Sole, troviamo questo corpo celeste avente un diametro grande quanto la metà di quello terrestre.
Marte ha due satelliti, due piccole lune chiamate Phobos e Deimos, il suo asse è inclinato come quello terrestre e anche la durata del giorno è quasi simile, infine impiega 687 giorni per compiere un giro intorno al Sole!
Questo pianeta pur essendo grande quanto la metà della Terra presenta una catena vulcanica composta da 3 vulcani in fila più un gigantesco vulcano alto più di 27 Km chiamato Monte Olimpo!
Il suo colore rossastro è dovuto dalla sua composizione chimica, il rosso esce fuori dall'ossido di ferro (la ruggine) quasi interamente in polvere che ricopre la superficie tranne che nei poli dove si trovano grandi aree ghiacciate, anche se il ghiaccio non è di acqua ma di anidride carbonica!
Pur essendo abbastanza freddo (temperature che oscillano tra i -140° e i 20°) Marte ha un atmosfera molto sottile composta in gran parte da anidride carbonica, ma anche se lo vediamo come un freddo e arido pianeta morto, una volta era identico alla Terra!!!
Quando nei primi tempi di formazione dei pianeti nel sistema solare (ovvero 3 miliardi di anni fa) il suo nucleo ferroso era abbastanza caldo da lasciare il ferro in uno stato plasmoso, tale da creare un campo elettromagnetico proprio come il nostro in grado di deviare il vento solare!
Ma cosa centra il vento solare? diciamo TUTTO! perchè, questo vento (composto da minuscole particelle), è capace di spazzare via l'atmosfera e i gas che circondano un pianeta evitando quindi la formazione di un clima umido e caldo ideale per la vita! Cmq a quell'epoca, essendo magneticamente attivo, sulla sua superficie si trovavano grandi distese d'acqua, fiumi, torrenti ecc. il clima era umido e lo si vede da i percorsi che lascia l'acqua quando passa (l'acqua scorrendo corrode il terreno rendendo la superficie più curvilinea e meno spigolosa) nubi e tempeste erano di regola con quella atmosfera e si crede che possa essersi formata anche un qualche tipo di vegetazione, forse esistevano intere zone verdi che producevano ossigeno e chissà anche qualche forma di vita elementare... le stesse forme che potrebbero essersi ritirate insieme all'acqua sotto la crosta dove il pianeta è più caldo e l'acqua può trovarsi in forma liquida.
Un giorno quando la biotecnologia sarà progredita e i viaggi spaziali saranno diventati di normale routine, potremmo colonizzarlo, riscaldandolo in modo tale che possa rigenerarsi l'atmosfera, anche se, questo processo, per via della poca attività del campo elettromagnetico, durerebbe solo qualche migliaio di anni!

Posted by Francesco Cangiani | alle 18:16

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